A scuola di Bioeconomia – Scuola Primaria Via Adige
Nella giornata del 6 Novembre 2021, le classi terze dell’Isc di Castel di Lama 1 del plesso di via Adige hanno effettuato un incontro con il Dott. Matteo Sabini, Project Manager, NMP, Biotechnologies, che ha parlato ai bambini della Bioeconomia.
Tale incontro è stata la fase conclusiva di un progetto che ha visto coinvolte le insegnanti nello svolgimento di un corso di formazione organizzato da APRE – Agenzia per la promozione della Ricerca Europea che, grazie al coinvolgimento del Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare SPRING e al centro Comune di ricerca della comunicazione europea (JRC), ha formato più di 500 insegnanti della scuola primaria sul tema della Bioeconomia e fornito loro spunti e materiali didattici da poter utilizzare con i propri alunni.
Durante l’incontro è stato consegnato agli alunni il libro “Scopriamo la Bioeconomia”, realizzato dai progetti TRANSITION2BIO e BIOVOICES finanziati dall’Unione Europea.
Il libro, scritto con il contributo di oltre trenta esperti da tutta Europa, vuole educare le giovani generazioni verso stili di vita e scelte di consumo sostenibili e favorire la transizione ecologica e rispondere alla sfida del cambiamento climatico.
L’Europa sta costruendo un mondo diverso per le generazioni future, promuovendo una produzione, un consumo e uno stile di vita sostenibili.
Il libro a questo scopo, contiene illustrazioni ed esperimenti che spiegano ai bambini che cos’è la bioeconomia, ovvero il processo produttivo che utilizza risorse biologiche rinnovabili spesso derivati da scarti, residui e rifiuti per realizzare nuovi prodotti come tessuti, bioplastiche, energia, giocattoli etc.
Il libro racconta in modo accessibile e coinvolgente che cos’è la bioeconomia e i prodotti di origine rinnovabile, invitando i bambini e gli adulti ad esplorare insieme tante soluzioni alternative per un mondo sano e sostenibile.
Durante l’incontro i bambini hanno potuto toccare con mano come dai rifiuti e dagli scarti è possibile realizzare nuovi oggetti come posate create con fondi di caffè o stoffe da bucce di mela. Tutti gli alunni sono stati entusiasti e coinvolti positivamente dall’esperienza.
Di seguito alcune loro impressioni.